04 maggio 2024 SABATO 5’ SETTIMANA DI PASQUA B – GIOVANNI 15,18-21 “Voi non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo”.

«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre» (Geremia 6,16). Voglia il Cielo che ascoltiamo la voce del Signore che ci dice «…questa è la strada, percorretela» (Is 30,21).

Io ti prego, o mio DIO: effondi il tuo SANTO SPIRITO, su questo indegno tuo servo, perchè io possa leggere la Tua PAROLA, e possa trasmetterla, contemplando ciò che ha rivelato il VERBO TUO.

E beati siano coloro che HANNO OCCHI DI FEDE per riconoscere il mistero pasquale presente nell’umile quotidiano e mani operose PER FARE DELLA PROPRIA VITA UN GIARDINO IN CUI DIO PUÒ PASSEGGIARE.”

Pietro Saltarelli… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. “In illo tempore: dixit Iesus…”

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Dal Vangelo secondo GIOVANNI 15,18-21

+ In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia. Ricordatevi della parola che io vi ho detto: “Un servo non è più grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato». Parola del Signore

 

Mediti…AMO

  • “Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me”.

Il cristiano che segue Gesù è chiamato a vivere in modo contrario alla società.

In un mondo organizzato a partire dagli interessi egoistici di persone e gruppi, chi cerca di vivere ed irradiare l’amore sarà crocifisso.

E’ stato questo il destino di Gesù.

Per questo, quando un cristiano è molto elogiato dai poteri di questo mondo ed è esaltato quale modello per tutti dai mezzi di comunicazione, è bene non fidarsi troppo.

  • “Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia”.

E’ stata la scelta di Gesù che ci ha separato ed è basandoci su questa scelta o vocazione gratuita di Gesù che abbiamo la forza di sopportare la persecuzione e la calunnia e che possiamo avere gioia, malgrado le difficoltà.

Abbiamo parlato d’amore, negli ultimi giorni.

Di un amore che ci apre alla vita, un amore fecondo che ci riempie di gioia, di un amore che ci identifica col Cristo e che non è il risultato di uno sforzo, ma della diffusione di un’esperienza di Fede in Cristo.

Oggi Gesù introduce il tema dell’odio.

  • “Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me”.

Nel “mondo”, soffocato da egoismo ed interessi economici, non c’è spazio per l’amore di Gesù.

E’ troppo ingombrante.

Ed è lo stesso mondo che ha crocifisso Gesù, che ora vorrebbe mettere in croce anche il cristianesimo.

Il cristiano che segue Gesù è chiamato a vivere in modo contrario alla società.

In un mondo organizzato a partire dagli interessi egoistici di persone e gruppi, chi cerca di vivere ed irradiare l’amore sarà crocifisso.

E’ stato questo il destino di Gesù.

Per questo, quando un cristiano è molto elogiato dai poteri di questo mondo ed è esaltato quale modello per tutti dai mezzi di comunicazione, è bene non fidarsi troppo.

  • “Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia”.

E’ stata la scelta di Gesù che ci ha separato ed è basandoci su questa scelta o vocazione gratuita di Gesù che abbiamo la forza di sopportare la persecuzione e la calunnia e che possiamo avere gioia, malgrado le difficoltà.

Se, con onestà e passione, cerchiamo di annunciare il regno di Dio e non veniamo accolti, ma derisi, è perché chi ci ascolta non ha ancora conosciuto il Signore Gesù.

Quando il nostro cuore si apre all’accoglienza dell’infinita tenerezza del Dio di Gesù, allora tutto cambia.

Le parole ascoltate e ritenute fantasia diventano esperienza bruciante.

Anche i limiti della Chiesa, che vanno riconosciuti ed ammessi, sono interpretati in una chiave diversa.

E Dio sovrasta con la sua pacata ed intensa compassione ogni errore, ogni peccato, ogni stanchezza…

Non scoraggiamoci, allora, se sperimentiamo l’incomprensione, e non pensiamo din ricorrere alla spada.

Abbiamo visto che nei secoli passati, non ha funzionato, ne mai funzionerà.

Perché ua fede da proteggere e diffondere con la spada è ben debole.

La storia è del resto consapevole del paradosso che fa sì che la fede cristiana diventi più forte quando è perseguitata.

Il sangue dei martiri, scriveva Tertulliano, è seme di cristiani.

Ai giorni nostri, il termine “martire” è usato per definire chiunque soffra e muoia per una “causa”, che può essere l’idea di nazione, la rivoluzione sociale, persino la “guerra santa” caldeggiata dai fanatici.

Ma simili martiri sono causa di sofferenze maggiori di quelle inflitte a loro stessi.

Il vero martire ((dal greco μάρτυς – testimone)) soffre semplicemente perché è cristiano: testimone di Cristo.

Il nostro secolo è stato davvero il secolo del martirio, con innumerevoli martiri, come i cristiani armeni in Turchia, i cattolici in Messico, nella Germania nazista, nell’ex Unione Sovietica e nell’Europa dell’Est, in Cina, in Corea, in Vietnam, in Sudan…

L’elenco potrebbe continuare.

E, per restare vicino a noi, molti sono coloro che affrontano un martirio “bianco”, cioè senza spargimento di sangue, tentando semplicemente di vivere la fede in un mondo sempre più ateo o predicando le esigenze integrali dell’insegnamento della Chiesa nel campo della morale, avendo per fondamento la rivelazione di Cristo.

Non dobbiamo essere sorpresi, ma piuttosto rallegrarci ed essere felici: è questo che egli ci ha promesso.

E pone se stesso come ragione ultima dell’opposizione “…faranno a voi tutto questo a causa del Mio Nome” (15,21)

L’insistenza dei vangeli, nel ricordare le parole di Gesù, possono aiutare le comunità a capire il perché delle crisi e delle persecuzioni.

E sono un segno evidente che i nostri fratelli e le nostre sorelle delle prime comunità non ebbero una vita facile.

Dalla persecuzione di Nerone dopo Cristo fino alla fine del primo secolo, loro vivevano sapendo che potevano essere perseguitati, accusati, incarcerati ed uccisi in qualsiasi momento.

La forza che li sosteneva era una certezza che Gesù comunicava che Dio era con loro.

Origene, un teologo del terzo secolo, esprime con chiarezza questa consapevolezza che dovrebbe far parte del bagaglio di ogni buon cristiano:

  • Quando un’anima umana fa alleanza con il Verbo di Dio, può essere certa che avrà subito dei nemici e che si muteranno in avversari anche quelli che prima erano amici, e si aspetti di patire questo, non solo da parte degli uomini, ma sappia con sicurezza che le stanno addosso minacciose le potenze avverse e gli spiriti del male. Ne viene per conseguenza che chi ricerca l’amicizia di Gesù, deve sapere che sopporterà l’inimicizia di molti” (Omelie su Giosuè, 11, 2).

Dobbiamo capire bene che chi appartiene al gregge di Cristo, non solo non riceve alcuna sicurezza, ma si trova esposto ai pericoli più gravi, che spesso minacciano la vita stessa.

Gesù però ci aveva avvisati, ricordate le Beatitudini?

  • Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi” (Mt 5,11-12).

Concludo, con queste illuminanti righe, scritte da San Pietro, nella sua 1Pietro, al capitolo 4,12-19:

  • “Carissimi, non siate sorpresi per l’incendio di persecuzione che si è acceso in mezzo a voi per provarvi, come se vi accadesse qualcosa di strano. Ma nella misura in cui partecipate alle sofferenze di Cristo, rallegratevi perché anche nella rivelazione della sua gloria possiate rallegrarvi ed esultare […] Perciò anche quelli che soffrono secondo il volere di Dio, si mettano nelle mani del loro Creatore fedele e continuino a fare il bene“.

 

Ragioniamoci sopra…Pace e Bene!

Il Signore IDDIO ti Benedica

Prega il Signore per me, Fratello che Leggi…

e ti prego di copiare e condividere, se ciò che hai letto è stato di tuo gradimento!

Sia Lodato Gesù, il Cristo!