04 LUGLIO 2024 GIOVEDI’ 13′ SETTIMANA P.A. B – MATTEO 9,1-8 “Resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini”.
“«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre» (Geremia 6,16). Voglia il Cielo che ascoltiamo la voce del Signore che ci dice «…questa è la strada, percorretela» (Is 30,21).
Io ti prego, o mio DIO: effondi il tuo SANTO SPIRITO, su questo indegno tuo servo, perchè io possa leggere la Tua PAROLA, e possa trasmetterla, contemplando ciò che ha rivelato il VERBO TUO.
E beati siano coloro che HANNO OCCHI DI FEDE per riconoscere il mistero pasquale presente nell’umile quotidiano e mani operose PER FARE DELLA PROPRIA VITA UN GIARDINO IN CUI DIO PUÒ PASSEGGIARE.”
Pietro Saltarelli… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. “In illo tempore: dixit Iesus…”
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Dal Vangelo secondo MATTEO 9,1-8
+ In quel tempo, salito su una barca, Gesù passò all’altra riva e giunse nella sua città. Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati». Allora alcuni scribi dissero fra sé: «Costui bestemmia». Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore? Che cosa infatti è più facile: dire “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ma, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati: Àlzati – disse allora al paralitico –, prendi il tuo letto e va’ a casa tua». Ed egli si alzò e andò a casa sua. Le folle, vedendo questo, furono prese da timore e resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini. Parola del Signore
Mediti…AMO
Al lettore attento, Gesù appare come una persona investita di un’autorità straordinaria, che è mediata dalla PAROLA e dal GESTO (Mt 9,6.8).
La sua è UNA PAROLA CHE HA SIGNIFICAZIONE.
È una parola autorevole che colpisce il male alla radice: nel caso del paralitico sul peccato che intacca l’uomo nella sua libertà e lo blocca nelle sue forze vive:
- «Sono rimessi i tuoi peccati» (v.5)
- «Alzati prendi il tuo lettuccio e và a casa tua» (v.6).
Non esiste una di tutte le forme di paralisi del cuore e della mente, cui siamo soggetti, che non vengano annullate DALL’AUTORITÀ DI GESÙ, perché si è scontrato con esse durante la sua vita terrena.
LA PAROLA EFFICACE DI GESÙ RISVEGLIA L’UMANITÀ PARALIZZATA DAGLI EFFETTI DEL PECCATO E LE FA DONO DI CAMMINARE IN UNA FEDE RINNOVATA.
Perché è il Peccato che ci impedisce di amare, poichè innalza attorno a noi un muro fatto di nebbia, che offusca la luce con le tenebre.
Oggi si parla poco e male del peccato, come se fosse una innocente fragilità senza conseguenze, ma questo ci fa dimenticare che IN NOI COESISTONO LUCE E TENEBRA IN PROPORZIONI UGUALI, ma delle tenebre ce ne possiamo liberare.
La vita spirituale consiste proprio nel VEDERE NOI STESSI ALLA LUCE DI DIO e, in questa prospettiva, chiamare ciò che ci allontana dal Signore con il proprio nome: IL PECCATO, che, “in primis” non è solo una trasgressione ad un comando divino, ma il negarsi ad un progetto di bene, che porta alla piena realizzazione DELLA MIA IMMAGINE E SOMIGLIANZA CON DIO.
È Dio che mi ha creato e Lui solo sa cosa mi EDIFICA e, allo stesso tempo, cosa mi distrugge.
Il peccato è male perché ci fa del male… ed è in questa prospettiva, che siamo chiamati a scoprire le nostre ombre, dar loro un’identità (PECCATO e MALATTIA), a diventare autentici per affrontarle, grazie all’illuminazione che ci viene dallo Spirito Santo.
Nel testo vediamo che lungo la via che conduce a Cafarnao gli portano un paralitico, che Gesù chiama «figliolo», un gesto di attenzione che presto si traduce in gesto salvifico «…sono rimessi i tuoi peccati».
Il perdono dei peccati che Gesù pronuncia -da parte di Dio- sul paralitico accenna al legame tra malattia, colpa e peccato.
È la prima volta che l’evangelista in modo esplicito ascrive a Gesù questo particolare potere divino.
Per i Giudei l’infermità di un uomo era considerata un castigo per eventuali peccati commessi; il male fisico, la malattia era ritenuta sempre una conseguenza di un male morale proprio o dovuto ai genitori (Gv 9,2).
MA GESÙ RESTITUISCE ALL’UOMO LA CONDIZIONE DI SALVEZZA LIBERANDOLO SIA DALLA MALATTIA SIA DAL PECCATO.
Sant’Agostino commenta così, in noi, l’opera redentrice di Cristo: MISERIA DELL’UOMO e MISERICORDIA DI DIO.
Il miracolo di Cristo, che perdona i peccati e ci dona la salute del corpo e dello spirito, proclama che LA MISERICORDIA DI DIO È PIÙ FORTE DELLA MISERIA DELL’UOMO.
Egli rende presente tra gli uomini, la salvezza del Messia annunciata dai profeti: I CIECHI VEDRANNO, I SORDI SENTIRANNO, GLI STORPI CORRERANNO COME DELLE GAZZELLE, SUI MONTI…
GESÙ È LA SALVEZZA DI DIO, CHE GUARISCE, VIVIFICA E SALVA.
Unto da Dio, Cristo benedice la nostra natura con la sua propria vita. E, al culmine della sua GRAZIA, ci RI-CREA NUOVAMENTE, facendo di noi nuovi esseri “…ecco, io faccio nuove tutte le cose”, dice l’Apocalisse (Ap 21,5).
È per questo che, coloro che contemplano il miracolo di Cristo, sono sorpresi, stupefatti e ammirati, davanti alla salvezza che si opera sotto i loro occhi, E PROROMPONO IN CANTI DI LODE.
ED È COSÌ CHE LA LODE E LA GIOIA SONO LA RISPOSTA DELL’UOMO RISCATTATO, FINALMENTE LIBERO DAL PECCATO E DALLA SUA SCHIAVITÙ.
E QUESTA È LA SOLA RISPOSTA POSSIBILE CHE DEVE SGORGARE DA COLUI CHE HA VISTO IL DIO GRANDE E MISERICORDIOSO CHINARSI SU DI LUI.
Ma vorrei concludere questa riflessione ricordando un cosa che A ME STUPISCE, MA AL CONTEMPO, RENDE FELICE: IL POTERE DI RIMETTERE I PECCATI, DIO NON LO TIENE PER SE, MA LO PARTECIPA ALL’UOMO.
Ma, al contempo, mi spaventa questo dono…
È troppo grande, ed obbliga, chi è chiamato a gestirlo, AD ESSERE SERVO DEL PERDONO E NON DESPOTA, MINISTRO DEL PERDONO CHE APRE AL CUORE DI DIO, RAGGIUNGENDO ANCHE L’ULTIMO PECCATORE.
È un potere che spinge ad essere accoglienti verso coloro che desiderano il perdono, E A NON ESSERE UN GIUDICE MALEVOLO, come spesso ripete Papa Francesco.
E a chi lo vuole ricevere, “incasina la vita”, perché lo obblica ad accettare quella sconcertante logica dell’INCARNAZIONE, che ci obbliga a credere che UN UOMO PECCATORE COME ME PUÒ RICEVERE E DONARE LO STRAORDINARIO DONO DEL PERDONO…
E Gesù ci mostra gli effetti del perdono, che una volta ricevuto, ci toglie dalla paralisi e dalla paura e ci permette di tornare, ANCORA UNA VOLTA, a camminare, a sperare, a correre e a saltare.
Non c’è alcun peccato che ci possa allontanare definitivamente da Dio, né alcuna ombra che ci possa paralizzare al punto da non essere sanati, attraverso IL PERDONO DI DIO.
PERCHE’ DIO E’ BUONO E GRANDE NELL’AMORE!
Cerchiamo di non dimenticarlo MAI!
Ragioniamoci sopra…Pace e Bene!
Il Signore IDDIO ti Benedica
Prega il Signore per me, Fratello che Leggi…
…e ti prego di copiare e condividere, se ciò che hai letto è stato di tuo gradimento!
Sia Lodato Gesù, il Cristo!